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Adeguati assetti: da obbligo ad opportunità

Adeguati assetti: da obbligo ad opportunità

Il 15 Luglio 2022 è scattato l’obbligo per tutte le aziende italiane di istituire un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile. Obbligo che deriva dall’entrata in vigore della legge 155/2017 che, di fatto, rivoluziona il diritto fallimentare e si allinea a quelle che sono le direttive europee in materia.

Dal 15 Luglio 2022 quindi è diventata vigente la normativa e con essa il D.L. 2022, che contribuisce a:

  1. fornire una chiara visione degli adeguati assetti 
  2. introdurre il nuovo istituto della composizione negoziata della crisi d’impresa

Con “adeguato assetto” si afferma che chiunque eserciti l’attività di impresa deve adottare e poterlo dimostrare con evidenze documentali, un assetto organizzativo. Il legislatore ha voluto quindi imporre un passo evolutivo agli operatori economici, spostando l’attenzione dalla gestione della crisi (ovvero lo squilibrio economico-finanziario dell’azienda) alla prevenzione della medesima.

Fonti normative: decreto Legislativo n. 14/2019 per la parte non rinviata e gli artt. 2086, 2475, 2476, 2486 e 1176 Codice civile per i vari aspetti da tenere in considerazione.

Con la modifica dell’articolo 2086 C.C. “Gestione dell’impresa” è stato introdotto in particolare il secondo comma riguardante tutte le società, anche le più piccole. L’imprenditore ha l’obbligo di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale.

Il D.Lgs. 14/2019, art.3 “Doveri del debitore” stabilisce che l’imprenditore individuale deve adottare misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi e assumere senza indugio le iniziative necessarie a farvi fronte. L’imprenditore in forma societaria o collettiva deve adottare un assetto organizzativo adeguato ai sensi dell’articolo 2086 del Codice civile, ai fini della tempestiva rilevazione dello stato di crisi e dell’assunzione di idonee iniziative. L’articolo 2475 C.C., primo comma, stabilisce che “l’istituzione degli assetti di cui all’articolo 2086, secondo comma, spetta esclusivamente agli amministratori” i quali sono chiamati a comprendere e ad attuare le disposizioni normative, adottando o implementando gli adeguati assetti in azienda secondo le migliori best practice. L’articolo 378 del D.Lgs. 14/2019 ha aggiunto inoltre un sesto comma all’art. 2476 del Codice civile che, nella sua prima parte, recita testualmente: “Gli amministratori rispondono verso i creditori sociali per l’inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dell’integrità del patrimonio sociale … (omissis)”.

Gli amministratori, inoltre, sono solidalmente responsabili verso la società dei danni derivanti dall’inosservanza dei doveri ad essi imposti dalla legge e dall’atto costitutivo per l’amministrazione della società (art. 2476 primo comma).

Quindi all’obbligo di istituire gli adeguati assetti si accompagna, quale sanzione, la responsabilità personale patrimoniale degli amministratori nei confronti dei terzi danneggiati dal loro comportamento e richiede quindi che la diligenza sia adeguata alla natura dell’attività esercitata.

Uno strumento di monitoraggio della continuità aziendale è la Balanced Scorecard di R. S. Kaplan e D. P. Norton, un insieme di indicatori che, ricercando le cause delle possibili difficoltà che in futuro le imprese potrebbero dover affrontare, risulta essere idoneo ad adempiere compiutamente ai nuovi obblighi normativi. Non va dimenticato che uno degli scopi della Balanced Scorecard, è quello di far interagire i reparti al fine di attivare sinergie che portino al costante miglioramento delle performance monitorate con degli appositi indicatori obiettivo, per ciascuno dei quali è nominato un responsabile.

Gli amministratori devono anche definire un organigramma (con relative deleghe) al fine di una corretta ripartizione di ruoli e responsabilità anche in merito alle aree che la Balanced Scorecard suggerisce di monitorare, ai fini di raggiungere gli obiettivi aziendali ed avere un assetto organizzativo compiuto.

A questo punto giova ricordare le quattro aree di monitoraggio della Balanced Scorecard:

  • risultati economico finanziari, cash flow e capacità di autofinanziamento
  • clienti e mercato di riferimento
  • processi interni
  • apprendimento, innovazione e allineamento strategico dei collaboratori con l’impresa

Compiti del Responsabile amministrativo 

  • redigere le situazioni contabili
  • elaborare ed estrarre tutti i dati necessari a calcolare i principali fattori di risultato
  • calcolare il cash flow ed il fabbisogno di liquidità
  • calcolare la redditività delle vendite (collaborando con l’area commerciale)
  • valutare la situazione finanziaria dell’impresa (Capitale Circolante Netto Operativo, Margine di Struttura Allargato e Posizione Finanziaria Netta)

Compiti del Responsabile commerciale

  • misurare costantemente il grado di soddisfazione dei clienti
  • individuare e misurare oggettivamente i fattori essenziali per il successo dei prodotti o servizi offerti
  • misurare e implementare la potenzialità commerciale dell’azienda
  • valutare la capacità di incasso, con l’eventuale elaborazione della strategia di rientro degli arretrati (collaborando con l’area amministrativa).

Compiti del Responsabile di produzione

  • Controllo della qualità
  • Controllo della capacità di evasione degli ordini (collaborando con l’ufficio commerciale)
  • Monitoraggio del necessario approvvigionamento di materiali
  • Calcolo e monitoraggio del margine di contribuzione(= Prezzo – Costi variabili diretti … le distinte base, queste sconosciute) necessario a coprire i costi fissi (dati che l’ufficio amministrativo dovrà prontamente fornire)
  • Tenere sotto controllo la produttività degli addetti.

Compiti del Responsabile delle risorse umane

  • Analisi delle attività formative ivi compresa la verifica delle capacità di apprendimento.
  • Introdurre innovazionidi prodotto o di processo (in collaborazione con la produzione ed il commerciale)
  • Verifica costante dell’allineamento di tutto il personale produttivo, commerciale, amministrativo alle strategie ed agli obiettivi dell’impresa.

Conclusioni

Gli amministratori e titolari di impresa sono quindi chiamati a radunare attorno a un tavolo i propri responsabili e rendili partecipi di un assetto amministrativo, organizzativo e contabile adeguato.

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