Osservatorio digitale

Ai Comuni 100 milioni dai PNRR per i servizi online erogati con accesso tramite SPID

Ai Comuni 100 milioni dai PNRR per i servizi online erogati con accesso tramite SPID

Le domande si presentano solo su PA digitale 2026, accedendovi con SPID o CIE. Fatto l’accesso, il legale rappresentante del Comune o un suo delegato (anche una società di informatica) registra l’ente usando il codice IPA. 

Fatto questo, il sistema invia alla Pec registrata in IPA un link per completare la registrazione, che va fatta una sola volta e consente di partecipare a tutti gli avvisi. Conclusa la registrazione, sempre sulla piattaforma si compila la domanda di partecipazione all’avviso, che va scaricata in PDF, firmata digitalmente e ricaricata sul sistema. Per le domande c’è tempo fino al 2 settembre 2022. Ogni 30 giorni il Dipartimento valuta tra le domande ricevute quali sono finanziabili e comunica l’esito sulla piattaforma e con una Pec ai Comuni vincitori. La domanda per l’erogazione vera e propria del finanziamento va presentata dal 15 ottobre 2022.

L’aumento dei servizi comunali online cui accedere tramite SPID ha due obiettivi: avere 42,3 milioni di italiani con identità digitale entro dicembre 2025 e far sì che tutte le PA italiane adottino SPID e CIE per l’accesso ai propri servizi online entro marzo 2026. Il Comune può aderire alla piattaforma SPID in due modi: in qualità di fornitore di servizi; tramite uno dei soggetti convenzionati AgID.

Dalla notifica del decreto di finanziamento, chi si affida a fornitori ha dodici mesi per firmare il contratto. In alternativa, deve comunicare di non avvalersi di fornitori. L’integrazione deve concludersi entro dieci mesi dalla firma del contratto. Verificata la corretta implementazione di SPID e CIE, certificata rispettivamente da AgID e IPZS, il Dipartimento accredita i soldi sul conto del Comune.

Quali interventi vengono finanziati e per quale importo

L’avviso finanzia tre tipi di interventi: adesione alla piattaforma SPID, adesione alla piattaforma CIE, erogazione di un piano formativo ai dipendenti in caso di integrazione di SPID e CIE con protocollo SAML2.

Il finanziamento è di 14mila euro, indipendentemente dal numero di servizi erogati online, dai residenti e dalla situazione di partenza dell’ente. Infatti, i Comuni possono non aver ancora integrato né SPID né CIE, oppure aver già integrato una delle due piattaforme. In ogni caso, l’obiettivo è che ogni Comune adotti entrambe le piattaforme. Sono finanziabili anche attività realizzate dal 1° febbraio 2020, se non hanno già avuto finanziamenti pubblici.

Spinta all’uso di OpenID Connect e connessione a nodo eIDAS

L’avviso prevede che 3mila euro del finanziamento siano spesi dal Comune per passare allo standard OpenID Connect (alternativo al protocollo SAML2 e caratterizzato da maggiore sicurezza, integrabilità, interoperabilità e scalabilità) o, se decide di mantenere SAML2, per un piano formativo di 25 ore utile per una successiva migrazione. Si raccomanda, inoltre, l’integrazione dei servizi al nodo italiano eIDAS, per facilitarne l’accesso anche ai cittadini degli altri Stati UE.

 

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