Osservatorio digitale

Telefonini, addio alle Sim card, inizia l’era della eSIM

Telefonini, addio alle Sim card, inizia l’era della eSIM

Sarà Apple a inaugurare la nuova tecnologia con la serie degli iPhone 14 appena lanciata. L’evoluzione, rispetto ai modelli precedenti, è importante poiché sancisce l’addio alla Sim fisica, per ora solo sul mercato Usa: da adesso in avanti ci sarà soltanto quella virtuale, la eSim (embedded Subscriber Identity Module).

La possibilità di usufruire di questa tecnologia, infatti, al momento è limitata solo ad alcune tipologie di dispositivi mobili di ultima generazione predisposti in tal senso, i quali, in sostanza, sono dotati di un apposito microchip di dimensioni estremamente contenute ma in grado, allo stesso modo di quanto avviene per una SIM fisica, di contenere tutte le informazioni necessarie all’identificazione univoca dell’abbonamento.

Anche, Samsung è scesa in piazza ed è sicuramente una delle compagnie più attive nella realizzazione di smartphone dotati del suddetto microchip, pensiamo ai modelli della serie Galaxy (S20, S21, Z Fold, Z Flip, Note 20, solo per citarne alcuni), ma è possibile fare riferimento anche ad alcuni validissimi prodotti di altre marche come il HUAWEI P40, il Motorola Razr e i Google Pixel 3. L'eSIM è una SIM digitale che svolge le stesse funzioni di quelle tradizionali e permette a un dispositivo di connettersi alle reti mobili e di attivare un piano dati mobile con l’operatore di rete senza dover usare una nano-SIM fisica.

La eSim è integrata direttamente nell’apparecchio e per attivarla è sufficiente far leggere allo smartphone un codice QR, che diventa una sorta di documento di identità della Sim. Tra i principali vantaggi del nuovo sistema ci sarebbe quello di una maggiore “portabilità”. In pratica venendo meno la necessità di sostituire fisicamente la Sim in caso di cambio di operatore, per i consumatori diventerà più facile passare da una compagnia all’altra. Sarebbero circa 8,3 miliardi le Sim fisiche destinate nel giro di qualche tempo (probabilmente pochi anni) ad andare in pensione, sostituite dalle nuove eSim attivabili con il QR code.

In questo cambiamento di scenario tecnologico l’Europa non è messa male, visto che una delle principali aziende produttrici di Sim fisiche, l’olandese Gemalto, acquistata recentemente dalla francese Thales per 5 miliardi di dollari, è molto ben posizionata anche nella tecnologia delle eSim. Un mercato che si annuncia molto promettente visto che secondo le stime del think tank Straits Research il valore complessivo di questo segmento dovrebbe raggiungere i 17,5 miliardi di dollari entro il 2030, contro i 7,3 miliardi del 2021.

Articoli Correlati

UFFICIO TELEMATICO