La Carta d’Identità Elettronica (CIE) è una smart card dotata di microchip contactless che sostituisce la tradizionale carta d’identità cartacea. Rispetto a quest’ultima, la CIE ha un maggior livello di sicurezza, grazie alle caratteristiche e tecniche anticontraffazione con cui viene realizzata.
Nel microchip è contenuto un certificato digitale associato alla CIE e rilasciato dal Ministero dell’Interno. Il certificato consente l’autenticazione forte del titolare e permette l’utilizzo della CIE per apporre una firma elettronica avanzata (FEA).
La carta di identità elettronica svolge tre funzioni: consente di accertare l’identità del titolare; consente al titolare l’accesso ai servizi online delle pubbliche amministrazioni; consente al titolare di firmare un documento digitale, attraverso una FEA
Quali dati contiene la CIE
Stampati sulla CIE o memorizzati nel microchip troviamo innanzitutto i dati personali del titolare della carta. Ci sono poi alcuni dati biometrici del titolare, come la fotografia e, a partire dai 12 anni di età, le immagini in formato WSQ delle impronte digitali dei diti indici. Le immagini delle impronte sono registrate in sicurezza e accessibili solo alle autorità di controllo con specifiche autorizzazioni. In mancanza di uno o di entrambi i diti indici, in alternativa vengono rilevate le impronte di medio, anulare o pollice.
La CIE riporta inoltre l’immagine della firma del titolare, il nome del Comune emittente, le date di emissione e scadenza e l’indicazione di validità per l’espatrio. Se il titolare ha meno di 14 anni, la CIE può riportare anche il nome e cognome dei suoi genitori. Per i residenti all’estero viene riportata l’iscrizione all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero).
Di estrema importanza sono due codici riportati sulla CIE: il numero unico nazionale e il CAN. Il numero unico nazionale è composto da 9 caratteri alfanumerici (nella sequenza: 2 lettere – 5 cifre – 2 lettere). Questo rappresenta il numero seriale associato alla nostra CIE. Il CAN (Card Access Number) è un codice di sei cifre che viene utilizzato dalle autorità di controllo per la lettura ottica dei dati contenuti nella CIE.
Per la lettura ottica dei dati serve anche la MRZ (acronimo di Machine Readable Zone). Questa è un’area che si trova sul retro della CIE sotto il codice a barre. Essa è composta da tre righe di 30 caratteri alfanumerici ciascuna, contenenti una parte delle informazioni visibili sul documento.
Come si chiede la CIE
La richiesta della CIE può essere fatta dall’apposita pagina del sito del Ministero dell’Interno. Da qui si può prenotare un appuntamento con il proprio Comune di residenza. Sulla piattaforma bisogna inserire il motivo della richiesta (prima richiesta, rinnovo, furto/smarrimento, richiesta per minori). Vanno inseriti anche i dati del richiedente (nome, cognome, codice fiscale e Comune di residenza). Oltre a ritirare la CIE al Comune, si può scegliere di ricevere la carta d’identità elettronica a casa, inserendo l’indirizzo di consegna. Inserendo i dati di un eventuale delegato, la CIE può essere ritirata da una persona diversa dal titolare. In alternativa alla prenotazione dal sito del ministero, la richiesta della CIE può essere fatta al proprio Comune di residenza, telefonicamente o tramite il sito web dell’ente.
Quanto dura la CIE
La validità della CIE cambia in base all’età del titolare: 3 anni per i bambini che hanno meno di 3 anni; 5 anni per chi ha tra i 3 e i 18 anni; 10 anni in tutti gli altri casi
A quali servizi si può accedere con la CIE
Con la CIE si può accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione. Il Decreto Legge 76/2020 (Decreto Semplificazione) ha stabilito che dal 1° ottobre 2021 la CIE e lo SPID sono le sole credenziali utilizzabili per accedere ai servizi digitali della PA italiana. Inoltre, la CIE consente di accedere ai servizi online dei soggetti privati che abilitano i loro siti web alla funzionalità “Accedi con CIE”. Infine, grazie alla realizzazione del nodo eIDAS italiano, la CIE può essere usata anche per accedere ai servizi online pubblici e privati di altri Paesi UE.
Come si usa la CIE
Per usare la CIE per accedere ai servizi online della PA o dei privati ci sono tre modalità:
- modalità desktop: è la modalità più comoda, perché basta collegare al Pc un lettore di smart card contactless abilitato alla lettura dei dati contenuti sulla carta. Sul Pc bisogna aver installato il Software CIE, scaricabile da questa pagina del sito web del Ministero dell’Interno.
- modalità mobile: si utilizza la CIE con uno smartphone dotato di tecnologia NFC, scaricando l’app dedicata CieID.
- modalità desktop con mobile: l’accesso al servizio avviene da Pc, usando lo smartphone con interfaccia NFC per la lettura della CIE e l’app CieID.
In tutti e tre le modalità, per l’accesso al servizio online viene richiesto di digitare il Pin associato alla nostra CIE.
Come si chiede la CIE per i residenti all’estero
I cittadini italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE possono chiedere la CIE presso il Consolato di riferimento. Le modalità di richiesta ripercorrono a grandi linee quelle viste per la richiesta fatta in Italia. Tutti i dettagli sono consultabili sulla pagina dedicata del sito del Ministero degli Esteri.